Patrizio Bianchi ha firmato il Manifesto dell’Innovazione Scolastica
Il ministro: “Valdobbiadene è la capitale dell’innovazione. Grazie per quello che avete fatto e per avermi invitato”. Il Comitato Organizzatore: “Archiviamo la prima edizione del Festival, pienamente soddisfatti”.
“Io sono venuto qui perché oggi Valdobbiadene vuol dire innovazione. Innovazione nella scuola, cioè nel punto più alto del nostro Paese. Perché l’economia deve riprendere sulle solide gambe della formazione e dell’istruzione. Questo è quello che si impara a Valdobbiadene”. Ha esordito così il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, che sabato pomeriggio ha tenuto a battesimo la prima edizione del Festival dell’Innovazione Scolastica che ha richiamato a Valdobbiadene circa duecento, fra docenti e dirigenti, provenienti da tutta Italia. Un’avanguardia, che ha condiviso progetti ed esperienze di qualità, ma soprattutto che ha avviato un dialogo costruttivo, esaltando il concetto di collegialità.
Bianchi non ha avuto dubbi né esitazioni ad abbracciare sia il progetto che il format della due giorni, nel corso della quale sono state presentate le esperienze didattiche e formative cresciute e sperimentate dal basso, e non solo nell’ultimo anno scolastico. Una scuola fuori dai cliché, proattiva, aperta alle novità, desiderosa di crescere, di connettersi con il mondo del lavoro, rimettendo al centro il valore della persona: “È necessario fare di questa esperienza di Valdobbiadene – ha aggiunto il ministro – il perno di una rete nazionale, che possa, partendo da qui, diventare il nuovo supporto per la crescita del Paese. Per questo è assolutamente necessario pensare a una Giornata nazionale dell’innovazione scolastica” e per questo il ministro ha desiderato firmare il Manifesto dell’Innovazione scolastica.
Pienamente soddisfatti i promotori del Festival: Alberto Raffaelli, preside della Scuola di Formazione Professionale DIEFFE, Giuliana Barazzuol, dirigente dell’ISISS Verdi di Valdobbiadene, Marco Ferrari, preside del Liceo Malpighi di Bologna e presidente dell’associazione Amore per il Sapere, e Luigi Ballerini, psicoanalista, scrittore, esperto di tematiche giovanili, che hanno lanciato una sfida culturale inedita e visionaria, volta a cambiare la scuola e a rendere il sapere adeguato al contesto in cui dovrebbe dare i suoi frutti.
Un momento importante anche per l’amministrazione comunale di Valdobbiadene: “Il ministro ha onorato gli organizzatori del Festival e l’intero territorio, che – ha ricordato il sindaco Luciano Fregonese – ha aderito a questo evento con grande generosità, mettendo a disposizione, gratuitamente, una cinquantina posti letto”. Oltre alle strutture ricettive, le cantine: “Grazie alla generosità dei produttori – ha sottolineato il dirigente della Scuola Dieffe, Alberto Raffaelli – ciascun ospite è tornato a caso con alcune bottiglie del Valdobbiadene Docg. Un dono particolarmente apprezzato”. Nel corso della cerimonia di chiusura dei lavori, questa mattina, il sindaco Fregonese ha inoltre proposto, per la prossima edizione del Festival, che si terrà il 3 e 4 settembre 2022, di organizzare un momento di riflessione e di discussione sul tema della innovazione scolastica aperto agli amministratori locali di tutto lo stivale.
La prima edizione del FIS ha spento i riflettori, ma l’avventura è solo all’inizio. Il ministro Bianchi ha invitato il Comitato promotore a non fermarsi, a raccogliere gli atti del Festival e a divulgarli: “È un’esperienza che va raccontata” ha detto.